La vicenda della ong tedesca Sea Watch mette uno contro l’altro Di Maio e Salvini. Alle aperture del leader pentastellato replica il ministro dell’Interno: “Sulla materia decido io”.
L’odissea della nave della ong tedesca Sea Watch, con a bordo 32 persone (tra cui tre minorenni non accompagnati), continua e provoca uno scontro significativo all’interno del Governo: Di Maio e Salvini, infatti, non concordano sulla gestione dei migranti.
Le aperture del leader M5S
Il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha infatti dichiarato che “l’esecutivo vuole che vengano tutelati donne e bambini: sbarchino a Malta e li accoglieremo. Sono d’accordo sulla linea dura: non possiamo assumerci da soli i problemi dell’Ue“. Il leader pentastellato, in un’intervista al Corriere della Sera, ha aggiunto: “Non ho sentito Salvini dire che donne e bambini debbano rimanere sulle navi…“.
Le chiusure del leader leghista
Le affermazioni di Di Maio devono però fare i conti con la posizione del ministro dell’Interno. Salvini, in un colloquio con il Messaggero, ha precisato e ribadito: “Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che esponga il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io. In Italia non arriva nessuno“.
Tensione con i sindaci per il decreto Sicurezza
La posizione netta del ministro dell’Interno riguarda anche il decreto Sicurezza, con il vicepremier che ha fatto sapere di non essere intenzionato a incontrare i sindaci, in quanto non si tratterebbe di un incontro costruttivo visto che, nell’idea di Salvini, i dissidenti non avrebbero neanche letto il documento.